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Lavorare nelle farm in Australia: cosa dovresti sapere - Il Mio WHV

Lavorare nelle farm in Australia: cosa dovresti sapere

Chi parte per l’Australia con il Working Holiday Visa (un visto della durata di un anno che permette di vivere, lavorare e studiare in Australia) ha la possibilità di rinnovarlo per un altro anno o altri due anni facendo quelle che comunemente vengono chiamate farm, o come lo definisce il sito del Governo Australiano, specified work (lavoro specifico).

Perché specifico? Perché per poterlo considerare per rinnovare il visto, il lavoro dev’essere quello specificato dal Governo Australiano e dev’essere svolto in specifiche zone dell’Australia.

Per lavoro specifico si intende, in genere, lavoro rurale, quindi la raccolta di frutta e verdura, il lavoro con gli animali, la pesca, il lavoro in miniera e altre attività del genere.
Accumulando almeno 88 giorni di lavoro nelle farm (tre mesi) è possibile estendere il visto Working Holiday per un altro anno. Se durante questo secondo anno di visto si accumulano almeno 179 giorni (sei mesi) dello stesso tipo di lavoro, si può richiedere un terzo anno.

Cosa vuol dire lavorare in farm in Australia

Iniziamo dicendo che il lavoro in farm è un lavoro duro, molto fisico. In Australia le temperature d’estate raggiungono facilmente i trenta gradi e oltre, e lavorare sotto il sole richiede una certa forza di volontà. Alcuni tipi di raccolti sono davvero provanti, e non adatti a tutti. Ad esempio, la raccolta delle banane è sconsigliata alle ragazze perchè viene richiesto di trasporatare carichi molto pesanti.

Allo stesso tempo, però, molti viaggiatori decidono di iniziare proprio con le farm perché è un lavoro che non richiede una buona conoscenza della lingua inglese, ed è anzi un buon modo per impararlo.

Fare le farm vuol dire anche essere circondati da altri viaggiatori zaino in spalla con cui condividere quest’esperienza, e questo fa si che spesso si formino dei rapporti di amicizia speciali, che durano nel tempo.

Trovare lavoro nelle farm australiane

Lavorare in farm vuol dire in genere fare lavori stagionali. Ecco perché la chiave per trovare un buon lavoro e guadagnare soldi è trovarsi nel posto giusto al momento giusto. L’Australia è un Paese enorme, e spostandosi da Nord a Sud le temperature cambiano moltissimo. Quindi anche i periodi di raccolta di frutta e verdura variano da Stato a Stato.

Dove cercare lavoro

Ci sono vari modi per trovare lavoro in farm in Australia: il più comune è quello di rispondere semplicemente agli annunci di lavoro. Gli annunci di lavoro in farm non si trovano però sui classici portali per la ricerca di lavoro, ma piuttosto nei gruppi Facebook dedicati, e su Gumtree, un sito di annunci molto usato in Australia.

Per tutti quelli che non dispongono di un veicolo per spostarsi (le farm di solito si trovano molto fuori città in zone difficili da raggiungere se non si ha un mezzo proprio) la scelta più ovvia è quella di affidarsi ai working hostels. I working hostels non sono altro che ostelli specializzati nel connettere le farm che hanno bisogno di lavoratori con i viaggiatori. Alloggiare in un working hostel vuol dire non doversi preoccupare di cercare lavoro autonomamente (saranno loro a farlo). Inoltre, l’ostello provvederà a fornire il trasporto da e per la farm.
Anche se a primo acchito questa sembra la situazione ideale, molti di questi ostelli si sono guadagnati nel tempo una brutta reputazione, a causa degli affitti troppo alti e delle condizioni degli ostelli stessi (sporchi e mal organizzati). Prima di scegliere di affidarsi ad un working hostel è bene fare prima le proprie ricerche.

Affidarsi ad un’agenzia per trovare lavoro in farm non è una cosa molto comune in Australia, ma è sicuramente il metodo più affidabile. Specialmente se l’intenzione è quella di lavorare in zone molto lontane dalla costa, o addirittura nell’outback.
Queste sono aree d’Australia molto poco popolate e prima di trasferirci in queste cittadine è fondamentale essere sicuri di avere un lavoro che ci aspetta una volta arrivati (cosa non così scontata quando rispondiamo ad un annuncio).

Dove alloggiare mentre si lavora in farm

Tipicamente si alloggia in quelle che vengono chiamate share house, cioè case condivise. Non è raro che delle intere case vengano affittate solo a persone che stanno accumulando i loro giorni di lavoro specifico, soprattutto in quelle aree con un’alta presenza di farm.

Se si tratta di farm che si trovano molto lontano dai principali centri abitati, spesso l’alloggio verrà organizzato dalla farm stessa.

Quanto si guadagna in farm

Quanto si riesce a guadagnare facendo lavoro rurale dipende principalmente dal tipo di lavoro svolto, dalla stagione e dalla location.

Lavorare in una farm vicino alla costa renderà di meno che lavorare nell’outback. Questo perché sono pochi quelli che sono disposti a vivere in delle zone così isolate per così tanto tempo. Per questo le farm devono offrire stipendi più competitivi per attrarre lavoratori.

Alcuni tipi di lavori sono più pagati di altri. Lavorare nelle miniere, per esempio, è notoriamente un lavoro molto lucrativo, ma anche difficile da ottenere se non si hanno contatti o esperienza nel settore.

Riguardo al fruit-picking, le possibilità di guadagno variano anche di molto in base a se il datore di lavoro paga i lavoratori a cottimo o ad ore. Pagare le persone a cottimo era, fino a poco tempo fa, una cosa molto comune tra i farmers: questa era una modalità che avvantaggiava molto la farm, ma lasciava i pickers più lenti con un misero stipendio.
Per fortuna dall’anno scorso è stato introdotto un minimum wage orario (cioè il minimo salariale) anche per chi lavora in agricoltura, permettendo a tutti di guadagnare un salario dignitoso.

Cambiamenti recenti

Da Giugno 2021 lavorare nelle farm non è l’unico modo per rinnovare il Working Holiday Visa. Infatti , è possibile lavorare nel settore dell’hospitality e del turismo in aree remote o molto remote dell’Australia (definite da specifici codici postali). Inoltre è possibile accumulare i propri giorni facendo volontariato ed aiutando a riparare i danni causati dagli incendi boschivi del 2019 e 2020 e dalle alluvioni che hanno colpito la costa orientale nel 2022. Questo è l’unico caso in cui fare volontariato può essere considerato per il rinnovo del visto (in tutti gli altri casi dev’essere lavoro pagato). L’ultima novità riguarda chi lavora negli ospedali o nelle strutture sanitarie e le cui mansioni sono strettamente collegate alla lotta contro il Covid-19.

Ringraziamo Tania di Mamma io parto, che ha vissuto sia in Australia che in Nuova Zelanda, per aver condiviso con noi la sua esperienza!

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