Hong Kong: una nuova destinazione per il Working Holiday Visa
Stai pensando di partire all’estero per vivere una nuova avventura? Vuoi aggiungere un’esperienza lavorativa al tuo CV e poter viaggiare da turista in un paese che non conosci?
Hai la possibilità di richiedere un visto Working Holiday e partire un anno all’estero? Allora tieniti pronto perché un accordo è stato firmato tra Hong Kong e l’Italia per il Working Holiday visa!
Nuovo accordo bilaterale tra Italia e Hong Kong per il Working Holiday visa
Attualmente le destinazioni aperte ai cittadini italiani che desiderano richiedere un visto Working Holiday sono già numerose: Australia, Canada, Corea, Nuova Zelanda.
Ma dal 5 luglio 2019, l’Italia ha firmato l’accordo bilaterale “Working Holiday Scheme” con un nuovo paese: Hong Kong!
L’Italia è il quattordicesimo paese a firmare un accordo tale con Hong Kong dall’inizio del progetto Working Holiday Visa a Hong Kong nel 2001.
Anche se la destinazione non è ancora aperta e si aspetta la data alla quale si potranno cominciare a presentare le domande per la richiesta del visto Working Holiday, sappiamo già alcuni dettagli sui criteri che bisognerà rispettare per ottenere il visto per questo paese.
In cosa consiste il Working Holiday Visa per Hong Kong?
Questo nuovo accordo tra i due paesi ha lo scopo di permettere ai giovani italiani di ottenere un visto Working Holiday (o “Vacanza Lavoro”) per fare vacanze, lavorare temporaneamente, fare dei corsi di studi a durata limitata durante il loro soggiorno a Hong Kong. Disposizioni reciproche simili si applicheranno ai giovani di Hong Kong che desiderano recarsi in Italia con un visto Working Holiday.
Sappiamo che le domande saranno limitate a una quota di 500 visti all’anno sia in Italia che a Hong Kong. Il visto Working Holiday avrà una durata massima di 12 mesi.
Nessuna estensione del soggiorno sarà normalmente approvata dall’Hong Kong Immigration Department (“HKID”). Per di più? non sarà possibile convertirlo in un diverso tipo di permesso di soggiorno dopo la sua scadenza o ottenere un visto di ricongiungimento familiare.
I cittadini italiani non potranno svolgere a Hong Kong una attività lavorativa della durata superiore a tre mesi con lo stesso datore di lavoro e non superiore ai sei mesi in totale. Si potrà anche studiare o partecipare a corsi di formazione fino ad un massimo di sei mesi durante il periodo del soggiorno.
La conoscenza della lingua del paese di destinazione non è obbligatoria ai fini dello svolgimento del programma e si potrà partecipare al programma “Vacanza Lavoro” una sola volta.
Quali saranno i requisiti per ottenere un visto Working Holiday per Hong Kong?
Non appena la destinazione sarà aperta alla richiesta di un visto Working Holiday, bisognerà rispettare i seguenti requisiti affinché la domanda sia accettata:
- Avere tra i 18 e 30 anni
- Dimostrare di possedere i mezzi finanziari necessari per sostenersi durante il periodo del suo soggiorno a Hong Kong (si deve anche provare di avere un biglietto aereo per il ritorno o di avere fondi sufficienti per pagare un biglietto di ritorno)
- Non aver richiesto prima un visto Working Holiday per Hong Kong
- Non avere figli a carico e condanne penali
- Essere in possesso di una polizza assicurativa che copra l’intero periodo di soggiorno e che includa le spese sanitarie, il ricovero ospedaliero, il rimpatrio e la responsabilità civile verso terzi
Dove presentare la propria candidatura
I cittadini italiani potranno effettuare la domanda presso l’Ambasciata o i Consolati Generali della Repubblica Popolare Cinese in Italia o presso il Dipartimento dell’Immigrazione della HKSAR.
Le informazioni per la richiesta del visto sono disponibili sul sito del Consolato Generale dell’Italia a Hong Kong.
I richiedenti italiani possono anche contattare il Dipartimento dell’Immigrazione di Hong Kong chiamando il numero (+852) 2824 6111 oppure consultando il sito.
La salute in Corea del Sud
Ti trasferisci in Corea del Sud con un visto Working Holiday? La Corea del Sud è un paese moderno con rischi sanitari moderati e che usufruisce di un sistema sanitario moderno ed efficiente. In questo articolo ti sveliamo tutto ciò che devi sapere sulla salute in Corea del Sud.
Quali sono i rischi in Corea del Sud
- I tifoni sono frequenti da luglio a fine settembre, soprattutto nella parte meridionale del Paese. La capitale è generalmente soggetta solo a forti piogge e burrasche.
- Essendo la Corea del Sud un Paese molto montuoso, il primo rischio è legato alle forti piogge che provocano alluvioni improvvise e frane sulle strade.
Sono obbligatori alcuni vaccini per andare in Corea del Sud?
Anche se nessun vaccino è obbligatorio, alcuni sono raccomandati per prevenire le seguenti malattie:
- Epatite virale A e B
- Tifo
- Encefalite giapponese (soprattutto per i soggiorni prolungati nelle zone rurali e principalmente da maggio a ottobre, per accompagnare la prevenzione contro le punture di zanzara)
- E non parliamo più del Covid-19…!
Per quanto riguarda l’influenza aviaria H5N1 e l’influenza suina H1N1, anche se i rischi sono ormai quasi inesistenti, si consiglia di evitare allevamenti e mercati. Molti animali sono presenti in questi luoghi dove le condizioni igieniche non sono sempre ottimali.
Assicurazione viaggio o sistema sanitario locale?
L’assicurazione Working Holiday è obbligatoria per tutta la durata del soggiorno per poter ottenere il visto. Dovrai fornire all’ambasciata la prova che mostra che sei assicurato per il rimpatrio, la malattia, la gravidanza, l’invalidità e il ricovero ospedaliero.
Se lavori per più di 3 mesi in Corea del Sud, puoi usufruire del sistema sanitario nazionale. Questo sistema consente l’accesso a istituzioni mediche con tariffe preferenziali. Una quota viene automaticamente detratta mensilmente dallo stipendio. Per usufruirne è necessario aver prima richiesto la residenza.
Ecco i documenti richiesti per poter usufruire del Sistema Sanitario Nazionale:
- Modulo di richiesta della NHI per ‘impiegato assicurato’ o modulo di richiesta NHI per lavoratore autonomo
- Tessera di residente straniero
- Passaporto (visto Working Holiday)
- Contratto di lavoro
- Contratto di affitto e permesso di lavoro emesso dall’azienda
Per maggiori informazioni visita il sito del ministero della salute coreano.
Attenzione: il Sistema sanitario nazionale copre soltanto le spese mediche e non copre il rimpatrio sanitario. Non sostituisce un’assicurazione WHV.
Ti ricordiamo che devi avere un’assicurazione al momento del tuo arrivo in Corea. La prova della sottoscrizione sarà richiesta quando richiederai il visto.
Quale assicurazione scegliere per il visto Working Holiday in Coreal del Sud?
Ti consigliamo il contratto Cap Working Holiday di Chapka a partire da 33 € al mese. Le garanzie principali sono le seguenti:
- Assistenza rimpatrio: presa in carico al 100%, 7/7 e 24/24.
- Rimborso delle spese mediche al 100 % e senza massimale anche in caso di contagio al Covid.
- Spese dentistiche di emergenza.
- Assicurazione bagaglio.
- Responsabilità civile.
Sei un italiano in NZ ? Puoi richiedere il Working Holiday Visa per l’Australia!
Attualmente l’Australia non rilascia più visti per il Working Holiday (Subclass 417) e Work & Holiday (Subclass 462) ai cittadini europei a causa della pandemia mondiale di Covid-19.
Tuttavia, i viaggiatori europei che vivono in Nuova Zelanda possono richiedere il visto vacanza lavoro a destinazione dell’Australia.
La richiesta va effettuata su: Department of Home Affairs – Australian Government.
Se il tuo WHV Australia sta per scadere lo puoi (forse) rinnovare
Ti ricordiamo che se sei già in Australia con un visto vacanza lavoro puoi ottenere un secondo visto se hai accumulato almento 88 giorni di lavoro in un settore e in una regione con carenza di manodopera. Per richiedere un terzo visto occorrono almeno 179 giorni di lavoro nello stesso settore.
Se non hai la possibilità di ottenere il rinnovo del secondo o terzo visto, sappi che esiste il Pandemic Visa (408 Pandemic Event). Questo visto temporaneo ti permette di rimanere in Australia per motivi di lavoro se sei un dipendente di un settore industriale in difficoltà (come l’agricoltura, la trasformazione dei prodotti alimentari, la sanità, l’assistenza sanitaria per i bambini, gli anziani, i disabili). Per poterlo richiedere devi:
- Essere in Australia;
- Avere un visto in corso di validità o che scade tra meno di 28 giorni (o essere in possesso di un visto temporaneo che è scaduto da meno di 28 giorni);
- Avere un giustificativo emesso dal tuo datore di lavoro che indica che hai lavorato in un settore in difficoltà e per il quale un cittadino australiano o un residente permanente non può prendere il tuo posto. Deve anche dimostrare che non puoi soddisfare i requisiti di un altro visto.
- Possedere un’assicurazione sanitaria adatta durante il tuo soggiorno in Australia.
Quale assicurazione scegliere per il visto vacanza lavoro in Australia?
Ti consigliamo il nostro contratto Cap Working Holiday, a partire da 33 € al mese. Le garanzie sono le seguenti:
- Assistenza rimpatrio: presa in carico al 100%, 7 su 7 e 24/24.
- Rimborso delle spese mediche al 100 % e senza massimale anche in caso di contagio al Covid.
- Spese dentistiche di emergenza.
- Assicurazione bagaglio.
- Responsabilità civile.
Per maggiori informazioni sulla polizza assicurativa di Chapka, chiama il +39 02 82 94 09 55 o scrivi una mail a info@chapkadirect.it
Come ottenere il Working Holiday Visa Corea del Sud?
Dal 3 aprile 2012, l’accordo sul visto working holiday tra Italia e Corea del Sud permette a 500 cittadini italiani di scoprire la Corea coniugando vacanze e lavoro.
Il visto working holiday (WHV) è valido 1 anno a partire dalla data di ingresso nel paese. Non è però possibile prolungarlo né cambiare statuto. Il visto per la Corea è gratuito.
Quali sono le condizioni per ottenere un visto working holiday per la Corea del Sud?
- Non avere mai beneficiato del programma
- Essere di età compresa tra 18 anni (compiuti) e 30 anni (prima del trentunesimo compleanno)
- Non avere figli a carico
- Avere un passaporto italiano in corso di validità e valido per tutta la durata del soggiorno
- Essere in possesso di un biglietto di ritorno o disporre di risorse sufficienti per acquistarne uno
- Disporre delle risorse sufficienti per tutta la durata del soggiorno. Per la Corea l’importo è fissato a 3000 €.
- Avere un certificato medico di buona salute e una fedina penale pulita
- Dimostrare di aver sottoscritto un’assicurazione privata a copertura dei rischi di malattia, ricovero ospedaliero e assistenza rimpatrio.
Quali documenti servono per ottenere il visto working holiday per la Corea del Sud?
- Il modulo della richiesta di visto compilato e firmato
- Il biglietto aereo di andata e ritorno o un estratto conto che attesti le risorse disponibili per acquistare il biglietto
- Il certificato medico di buona salute fisica e mentale
- Un documento attestante le risorse finanziare fornito dalla banca
- Un estratto del casellario giudiziale rilasciato negli ultimi 3 anni
- Il passaporto originale
- Una foto di identità a colori conforme all’utilizzo nei documenti ufficiali
- Una lettera motivazionale relativa al viaggio o un programma per il soggiorno di un anno (con descrizione delle attività retribuite che il/la richiedente desidera effettuare in Corea o una lettera contenente le ragioni per le quali il/la richiedente desidera soggiornare in Corea)
- Un certificato di iscrizione all’università o una copia dell’ultimo diploma
- Il contratto di assicurazione medica
È importante disporre di tutti questi documenti e di redigere con cura la lettera motivazionale.
Le richieste sono trattate in ordine di arrivo fino al raggiungimento della quota massima.
- Tempi di risposta: due settimane
- Costo: gratuito
La richiesta può essere effettuata massimo 1 mese prima della partenza, considerato che la validità del visto decorre dalla data del rilascio.
Riassunto della procedura da seguire per poter ottenere il visto Working Holiday
Per quanto riguarda l’assicurazione privata, ti consigliamo la Cap Working Holiday di Chapka che, in caso di malattia o infortunio, offre una copertura al 100% a partire dal 1° euro. La polizza consente inoltre di usufruire di un’assistenza rimpatrio 24/24 e 7 giorni su 7, di un’assicurazione responsabilità civile, di un’assicurazione bagaglio e di molte altre garanzie indispensabili durante la tua vacanza lavoro in Corea del Sud.
Per saperne di più, contatta:
l’Ambasciata della Repubblica di Corea a Roma
Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia
Via Barnaba Oriani, 30 – 00197 Roma
Consulenza telefonica: (+39) 06.80246226
E se vuoi saperne di più sulla cultura coreana ti consigliamo di dare un’occhiata alla guida al galateo in Corea.