Come trovare casa in Nuova Zelanda?

Hai ottenuto il visto Working Holiday per la Nuova Zelanda e stai cercando casa? Ci sono tanti posti dove poter stare in Nuova Zelanda. Nelle grandi città come Christchurch o Auckland, avrai una miriade di offerte. In questo articolo ti sveliamo tutto ciò che devi sapere per trovare casa in Nuova Zelanda!

Innanzitutto, devi sapere che gli affitti si pagano a settimana in Nuova Zelanda, esattamente come in Australia.

Affitti/Case in condivisione

Craig’s list è un punto di riferimento nella ricerca di appartamenti. Questo sito è nato negli Stati Uniti, e si è poi sviluppato in tutto il mondo.

Le case in condivisione

I backpackers

Ci sono tantissimi backpackers in Nuova Zelanda. Il viaggio e lo zaino fanno parte della tradizione dei viaggiatori che visitano la Nuova Zelanda.

Quando vuoi fermarti in Van o accampare in tenda

Questi sono due siti di holiday parks dove potrai parcheggiare il tuo camper e goderti i vari servizi.

Un altro sito molto utile

Il sito del Doc – department of conservation– è molto attento all’ambiente e ha permesso l’apertura di parchi specifici per i camper dato che è vietato dormire nei parcheggi delle città o vicino ad una casa.

I campeggi del DOC sono più o meno attrezzati (bagno, punto acqua, a volte c’è anche un posto con un lavandino per cucinare e anche una doccia). Il pagamento è basato sulla fiducia. Dovrai lasciare la tua partecipazione in anticipo in una busta. I membri del Doc raccolgono ogni mattina le buste.

A volte il campeggio è libero quando ha solo un punto acqua e un bagno a secco!

E tu quale hai qualche sito da aggiungere all’elenco?

Conoscere Hong Kong prima del Working Holiday Visa

Con questo articolo conoscerai meglio la tua prossima destinazione con Working Holiday visa (o visto vacanza lavoro) grazie a storie, informazioni utili o superficiali su Hong Kong 😉

Documento di identità

Hong Kong, è la Cina o no?

Ufficialmente, Hong Kong è una regione amministrativa speciale della Repubblica Popolare cinese. Ex colonia britannica, gli attuali territori di Hong Kong sono stati ceduti dal Regno Unito alla Cina nel 1997 alla scadenza di un contratto di affitto di 99 anni (“99-year lease”).

Non è l’unica regione amministrativa speciale in Cina. La seconda si chiama Macao. Si tratta di un vecchio territorio portoghese che è stato reso alla Cina nel 1999.

L’isola di Taiwan invece è uno stato sovrano il cui nome ufficiale è “Repubblica di Cina”. Il termine Taiwan è da noi utilizzato per differenziare meglio i due stati.

 La storia moderna di Hong Kong: le date importanti

Tutti e tre i trattati sono considerati ingiusti dalla Cina.

Oggi si stima che un milione di hongkonghesi abbiano la cittadinanza britannica.

2019: un progetto di legge sull’estradizione degli oppositori politici in Cina provoca una manifestazioni di più di un milione di persone a Hong Kong: chiedono la loro autonomia e la non ingerenza di Pechino nel processo democratico.

Lo sport a Hong Kong

Influenzati dalla cultura di Hong Kong, i locali amano il rugby. Il torneo di rugby a sette è molto popolare.

Il circuito di Hong Kong è utilizzato per il campionato mondiale di Formula E (gare con motori elettrici).

La cucina hongkonghese da provare durante il tuo soggiorno a Hong Kong con il Working Holiday visa

È molto influenzata dalla cucina cantonese.

dimsum sono delle piccole porzioni salate (ravioli) o dolci che vengono servite all’ora del tè (yum cha) o più tardi la sera. Sono da condividere e sono di solito cotti al vapore

Prova anche:  le polpette di pesce, le oche alla griglia, le noodles (zuppa di pasta).

Qualche libro per conoscere meglio Hong Kong prima di partire con il Working holiday visa

Qualche film per scoprire Hong Kong prima di partire con il Working holiday visa

Hong Kong: una nuova destinazione per il Working Holiday Visa

Stai pensando di partire all’estero per vivere una nuova avventura? Vuoi aggiungere un’esperienza lavorativa al tuo CV e poter viaggiare da turista in un paese che non conosci?
Hai la possibilità di richiedere un visto Working Holiday e partire un anno all’estero? Allora tieniti pronto perché un accordo è stato firmato tra Hong Kong e l’Italia per il Working Holiday visa!

Nuovo accordo bilaterale tra Italia e Hong Kong per il Working Holiday visa

Attualmente le destinazioni aperte ai cittadini italiani che desiderano richiedere un visto Working Holiday sono già numerose: Australia, Canada, Corea, Nuova Zelanda.

Ma dal 5 luglio 2019, l’Italia ha firmato l’accordo bilaterale “Working Holiday Scheme” con un nuovo paese: Hong Kong!

L’Italia è il quattordicesimo paese a firmare un accordo tale con Hong Kong dall’inizio del progetto Working Holiday Visa a Hong Kong nel 2001.

Anche se la destinazione non è ancora aperta e si aspetta la data alla quale si potranno cominciare a presentare le domande per la richiesta del visto Working Holiday, sappiamo già alcuni dettagli sui criteri che bisognerà rispettare per ottenere il visto per questo paese.

In cosa consiste il Working Holiday Visa per Hong Kong?

Questo nuovo accordo tra i due paesi ha lo scopo di permettere ai giovani italiani di ottenere un visto Working Holiday (o “Vacanza Lavoro”) per fare vacanze, lavorare temporaneamente, fare dei corsi di studi a durata limitata durante il loro soggiorno a Hong Kong. Disposizioni reciproche simili si applicheranno ai giovani di Hong Kong che desiderano recarsi in Italia con un visto Working Holiday.

Sappiamo che le domande saranno limitate a una quota di 500 visti all’anno sia in Italia che a Hong Kong. Il visto Working Holiday avrà una durata massima di 12 mesi.

Nessuna estensione del soggiorno sarà normalmente approvata dall’Hong Kong Immigration Department (“HKID”). Per di più? non sarà possibile convertirlo in un diverso tipo di permesso di soggiorno dopo la sua scadenza o ottenere un visto di ricongiungimento familiare.

I cittadini italiani non potranno svolgere a Hong Kong una attività lavorativa della durata superiore a tre mesi con lo stesso datore di lavoro e non superiore ai sei mesi in totale. Si potrà anche studiare o partecipare a corsi di formazione fino ad un massimo di sei mesi durante il periodo del soggiorno.

La conoscenza della lingua del paese di destinazione non è obbligatoria ai fini dello svolgimento del programma e si potrà partecipare al programma “Vacanza Lavoro” una sola volta.

Quali saranno i requisiti per ottenere un visto Working Holiday per Hong Kong?

Non appena la destinazione sarà aperta alla richiesta di un visto Working Holiday, bisognerà rispettare i seguenti requisiti affinché la domanda sia accettata:

Dove presentare la propria candidatura

I cittadini italiani potranno effettuare la domanda presso l’Ambasciata o i Consolati Generali della Repubblica Popolare Cinese in Italia o presso il Dipartimento dell’Immigrazione della HKSAR.

Le informazioni per la richiesta del visto sono disponibili sul sito del Consolato Generale dell’Italia a Hong Kong.

I richiedenti italiani possono anche contattare il Dipartimento dell’Immigrazione di Hong Kong chiamando il numero (+852) 2824 6111 oppure consultando il sito.

La salute in Corea del Sud

Ti trasferisci in Corea del Sud con un visto Working Holiday? La Corea del Sud è un paese moderno con rischi sanitari moderati e che usufruisce di un sistema sanitario moderno ed efficiente. In questo articolo ti sveliamo tutto ciò che devi sapere sulla salute in Corea del Sud.

Quali sono i rischi in Corea del Sud

Sono obbligatori alcuni vaccini per andare in Corea del Sud?

Anche se nessun vaccino è obbligatorio, alcuni sono raccomandati per prevenire le seguenti malattie:

Per quanto riguarda l’influenza aviaria H5N1 e l’influenza suina H1N1, anche se i rischi sono ormai quasi inesistenti, si consiglia di evitare allevamenti e mercati. Molti animali sono presenti in questi luoghi dove le condizioni igieniche non sono sempre ottimali.

Assicurazione viaggio o sistema sanitario locale?

L’assicurazione Working Holiday è obbligatoria per tutta la durata del soggiorno per poter ottenere il visto. Dovrai fornire all’ambasciata la prova che mostra che sei assicurato per il rimpatrio, la malattia, la gravidanza, l’invalidità e il ricovero ospedaliero.

Se lavori per più di 3 mesi in Corea del Sud, puoi usufruire del sistema sanitario nazionale. Questo sistema consente l’accesso a istituzioni mediche con tariffe preferenziali. Una quota viene automaticamente detratta mensilmente dallo stipendio. Per usufruirne è necessario aver prima richiesto la residenza.

Ecco i documenti richiesti per poter usufruire del Sistema Sanitario Nazionale:

Per maggiori informazioni visita il sito del ministero della salute coreano.

Attenzione: il Sistema sanitario nazionale copre soltanto le spese mediche e non copre il rimpatrio sanitario. Non sostituisce un’assicurazione WHV.

Ti ricordiamo che devi avere un’assicurazione al momento del tuo arrivo in ​​Corea. La prova della sottoscrizione sarà richiesta quando richiederai il visto.

Quale assicurazione scegliere per il visto Working Holiday in Coreal del Sud?

Ti consigliamo il contratto Cap Working Holiday di Chapka a partire da 33 € al mese. Le garanzie principali sono le seguenti: