I film coreani da non perdere (oltre che «Parasite»)
Sicuramente hai visto o sentito parlare di Parasite che ha riscontrato un grande successo all’ultima edizione degli Oscar. Ma lo sai che il lungometraggio di Bong Joon-ho non è un caso isolato? La Corea del Sud produce dei film di qualità da più di un secolo. Per questo motivo abbiamo creato per te una lista con i 10 film coreani da non perdere.
La trilogia della vendetta di Park Chan Wook’
Non si tratta di un solo film ma bensì di tre: Mr. Vendetta (2002), Oldboy (2003) e Lady Vendetta (2005). Tutti questi film evocano degli argomenti come la vendetta, la violenza e la salvezza. I film non hanno un legame narrativo tra di loro, ma sono legati dagli argomenti evocati.
Mr. Vendetta
La trama di questo primo film, Mr. Vendetta, narra una storia cupa e violenta, quella di un padre che cerca di vendicarsi del rapimento della figlia.
Oldboy
Oldboy è l’opera maggiore del regista e fu anche acclamata dalla critica internazionale. È considerato uno dei migliori film coreani. Anche Quentin Tantino lo include tra le sue venti opere di referenza.
Oh Dae-su, un uomo d’affari, viene rapito senza motivo e rinchiuso in una cella. Viene liberato dopo 15 anni e ha cinque giorni per scoprire l’identità del misterioso rapitore.
Lady Vendetta
Lady Vendetta chiude questa trilogia della vendetta. Per tanti, supera Oldboy per quanto riguarda l’estetica. La protagonista ha appena concluso una condanna per infanticidio e anche se ha confessato i crimini, cerca vendetta.
Attenzione! Questa trilogia è estremamente violenta (ce lo potevamo aspettare quando si parla di vendetta).
Mademoiselle di Park Chan Wook
Tra i migliori film coreani ritroviamo questo thriller drammatico ed erotico ispirato al romanzo Ladra di Sarah Waters. Mademoiselle ha ottenuto l’applauso della critica al festival di Cannes e di Sitges e ha vinto anche il premio del miglior film in lingua straniera al BAFTA nel 2016. Il film è ambientato nel 1930, durante la colonizzazione giapponese. Hidek, una donna giapponese benestante che vive reclusa nella sua dimora, contatta la giovane Sookee affinché diventi la sua domestica.
Vedrete che è un film molto complesso!
Poetry di Lee Chang-Doon
Questo dramma evoca la storia di Yang Mi-ja, una donna anziana che vive con il nipote, studente universitario. Si scoprirà poi che la donna soffre di Alzheimer. Si rifugerà nella poesia per dare un altro significato alla sua vita. Poetry èun lungometraggio profondo pieno di metafore visive che ti permetteranno di apprezzare le piccole cose che la vita ti offre. Questo film ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes.
Memorie di un assassino di Bong Joon-ho
Il regista di Parasite si è ispirato alla storia vera del primo assassino seriale coreano per scrivere la sceneggiatura. Due investigatori locali, Park Doo-man e Cho Yong-koo, indagano senza molto successo, sull’omicidio di una donna. Verrà poi chiamato a collaborare Seo Tae-yoon, un investigatore da Seul, il quale userà metodi diversi che provocheranno dei conflitti tra di loro. Un thriller poliziesco, che come Parasite, mescola dramma e umore nero.
Burning – L’amore brucia di Lee Chang-Doon
Basato su uno dei racconti di L’elefante scomparso e altri racconti dello scrittore giapponeseHaruki Murakami. Jong-su, un giovane corriere, incontra per caso una donna, che in realtà ha conosciuto da bambino. Lei gli chiede di sorvegliare i suoi gatti mentre sarà in viaggio in Africa. Al suo rientro, Haemi torna con Ben, un misterioso giovane che ha un passatempo molto particolare. Burning è, senza dubbio una dichiarazione di amore al cinema di Alfred Hitchcock.
Madre di Bong Joon-ho
Racconta la storia di una vedova il cui unico motivo di esistere è il figlio. Un giorno viene accusato di omicidio ma per colpa dell’incompetenza della polizia il caso viene chiuso velocemente. Per questo motivo la madre decide di fare giustizia e muove cielo e terra per dimostrare l’innocenza del figlio. Questo thriller psicologico è una riflessione sulla maternità, i legami di sangue e il senso di colpa che sin dalle prime scene, riesce a catturare l’attenzione dello spettatore.
Right Now, Wrong di ThenHong Sang-soo
Un regista di cinema indipendente arriva un giorno in anticipo nella città dove verrà proiettato il suo film per una conferenza. Per approfittare del suo tempo libero fa una passeggiata e incontra una giovane pittrice. A partire da quel momento le cose iniziano a cambiare.
Un film che racconta le due visioni dei personaggi realizzato dal regista conosciuto in Europa come il Woody Allen della Corea del Sud.
Ti piace il cinema Sudcoreano? Quali sono secondo te i migliori film? Facci sapere tutto nei commenti!
Se sei innamorato/a della cultura sudcoreana, ti ricordiamo che è possibile ottenere il visto Working Holiday per partire in Corea del Sud e che è obbligatoria l’assicurazione sanitaria.
Come cercare casa in Canada ?
Cercare casa in Canada, come del resto in qualsiasi altro paese che non si conosce bene, potrebbe diventare un’impresa veramente difficile !
All’inizio puoi pensare di sistemarti in un alloggio temporaneo, giusto il tempo di ambientarti e di trovare una casa definitiva. A meno che tu non abbia parenti o amici che possano ospitarti già al tuo arrivo 😉
Un’idea di sistemazione temporanea è quella di alloggiare in un hotel o in un ostello, cercandolo prima del tuo arrivo in Canada tramite siti come Airbnb.
Ce ne sono tanti in Canada, di diverso tipo, che possono adattarsi alle tue esigenz. Possono trovarsi in zone centrali e vicine alle fermate dei trasporti pubblici, punto fondamentale se sei appena arrivato in una città nuova e sconosciuta !
Una volta sistemato temporaneamente in un hotel o ostello, avrai così il tempo di guardarti un pò intorno e cominciare a visitare i vari quartieri della città.
Quali sono le diverse tipologie di sistemazioni?
Devi sapere che in Canada esistono varie tipologie di sistemazioni:
- Appartamenti in affitto con a 2-3 camere, o i cosiddetti “bachelor”.
- Stanze in affitto in case più grandi dove condividere la cucina ed il bagno con altri inquilini.
- Appartamento in condominio o i cosidetti “Condos”.
- Casa indipendente con giardino, una soluzione ottima per famiglie più o meno numerose.
Mentre passeggi per la città alla ricerca della perla rara, ti consigliamo di fare attenzione ai pannelli affissi alle pareti delle case che riportano la scritta “Vacancies” o “A vendre/A louer”.
Potrai così cominciare ad informarti sui prezzi degli affitti che variano da zona a zona e che sono più alti in città come Vancouver o Toronto, e più abbordabili in città come Montreal, Edmonton o Calgary.
Se proprio non riesci a trovare nulla che ti interessa tra una passeggiata e l’altra, allora ti consigliamo di concentrarti sul metodo più semplice e diretto : internet.
Quali siti utilizzare per trovare casa?
Per aiutarti, abbiamo trovato dei siti che puoi consultare per farti un’idea sugli affitti e dove potrai valutare le varie soluzioni:

Cosè la Canada Mortgage and Housing Corporation?
Se anche internet non ti ha dato soddisfazione, ti consigliamo di rivolgerti alla Canada Mortgage and Housing Corporation (CMHC), un’agenzia nazionale responsabile del settore abitativo.
Quest’agenzia si occupa di fornire ai nuovi arrivati tutte le informazioni e gli strumenti di cui hanno bisogno per trovare una soluzione abitativa adatta alle proprie esigenze.
Infine, vogliamo ricordarti che in Canada, non è obbligatorio stipulare un contratto d’affitto ma un accordo verbale potrebbe bastare a concludere la trattativa.
Per una maggiore sicurezza e per evitare eventuali problemi, ti consigliamo di chiedere che l’accordo sia scritto e che si specifichi la durata dell’affitto, le spese incluse o le spese extra.
In alcuni casi, il proprietario di casa potrebbe anche richiedere una garanzia da parte del nuovo affittuario (come un contratto di lavoro o una referenza della tua banca) e che sia versata una cauzione anticipata pari ad una mensilità. Questa cauzione ti verrà restituita il giorno della partenza, sempre che non ci siano stati danni alla proprietà !
Non dimenticarti di sottoscrivere un’assicurazione viaggio completa con il nostro partner Chapka se desideri avere anche la responsabilità civile locativa!

Usanze in Corea del Sud
Borane, 21 anni, studentessa di commercio internazionale, è nata in Francia da genitori sudcoreani. Ci ha parlato delle usanze della Corea del Sud. Vedrai, alcune sono sorprendenti!

Le usanze in Corea del Sud
Le usanze coreane sono in gran parte influenzate dal confucianesimo, la dottrina elaborata da Confucio secondo cui l’onore e il dovere dell’uomo si basano sulla sua sottomissione alla volontà del cielo. Il rispetto di sé, l’amore filiale, l’amicizia reciproca, la generosità verso gli stranieri e la fedeltà allo Stato sono le cinque virtù confuciane fondamentali.
Le feste
Il jaesa viene organizzato per commemorare e onorare un defunto, il cui ritratto viene sistemato al centro di un tavolo imbandito di pietanze e bevande alcoliche a lui destinate. Questo rituale si svolge non soltanto nel giorno del decesso, ma anche durante il chuseok e il seolnal.
Il chuseok, o “festa del raccolto”, è una delle più grandi feste tradizionali in cui i coreani indossano l’abito tradizionale, chiamato hanbok.La celebrazione ha generalmente luogo nel mese di settembre.
Il seolnal è invece il capodanno lunare, in cui i coreani si recano in visita alla famiglia per condividere i piatti tradizionali.
Il kimjang è il periodo dell’anno in cui, in previsione dell’autunno, si preparano vari cibi, come in particolare il kimchi, cavolo fermentato con peperoncino che viene consumato praticamente ad ogni pasto.
Le buone maniere
Va innanzitutto precisato che la Corea è una società fondata sul rispetto, in particolare sul rispetto per gli anziani. Non di rado, infatti, frasi del tipo “Quanti anni hai?” o “In quale anno sei nato?” rientrano tra le prime domande che un coreano ti porrà per imparare a conoscerti. Questo gli consentirà di stabilire come porsi nei tuoi confronti.
Ecco dunque un breve riepilogo dei “do’s and dont’s”, le cose da fare e da non fare per non essere visti sotto una cattiva luce.
Quando si dà o si riceve qualcosa da una persona più anziana, bisogna assolutamente impiegare entrambe le mani in segno di rispetto.
Per salutare, generalmente si inclina la testa verso il basso. Per mostrare ancora più rispetto verso una persona anziana o nei confronti del proprio capo, è d’obbligo alzarsi per salutarlo.
In generale, a tavola, a meno che non si sia ospiti, bisogna attendere che sia il più anziano a incominciare a mangiare.
Tra le abitudini dei coreani vi è quella di bere durante i pasti il soju, una bevanda alcolica a base di riso. Quando si beve in compagnia di un coreano, è molto importante fare attenzione se il suo bicchiere è vuoto: in tal caso, bisogna riempirglielo immediatamente. Inoltre, quando una persona più anziana vuole servire da bere, è solitamente segno di maleducazione rifiutare. Come già detto, quando ci si fa servire, bisogna mettere entrambe le mani attorno al bicchiere.
Se si viene invitati a casa di qualcuno, è molto importante togliersi le scarpe prima di entrare. Verrà sicuramente offerto un paio di ciabatte.
Infine, è considerato molto sgradevole soffiarsi il naso in pubblico.
Consigli per i viaggiatori
In Corea del Sud è importante rispettare tradizioni e usanze, soprattutto quando ci si trova sui mezzi di trasporto pubblici: i posti a sedere riservati alle persone anziane non saranno mai occupati. Fai dunque in modo che rimangano tali (evitando di sederti a tuo rischio e pericolo).
Inoltre, sarai un occidentale apprezzato se parlerai il coreano. Ecco quindi alcune espressioni da conoscere se desideri integrarti al 100%!
Lessico
- “Buongiorno”: “An-nyeong ha-se-yo”
- “Grazie”: “Gam-sa-hab-ni-da”
- “Come stai?”: “Jal ji-nae-syeoss-eo-yo?”
- “Sto bene, grazie”: “Jal ji-naess-eo-yo”
- “Mi scusi”: “Joe-song-hab-ni-da”
- “Come si arriva a…?”: “e eo-ddeoh-ge ga-yo?”
- “Il conto”: “Gye-san-seo ju-se-yo!”
- “Arrivederci” (a chi se ne va): “An-nyeong-hi ga-se-yo”, ovvero “vai in pace”
- “Arrivederci” (a chi resta): “An-nyeong-hi gye-se-yo”, ovvero “resta in pace”

Ormai sai tutto delle usanze in Corea del Sud! Allora perché non richiedere il visto Working Holiday?
Lavoro in una farm in Australia
Hai deciso di partire in Australia con un visto Working Holiday?
A causa della pandemia da Covid-19, l’Australia aveva momentaneamente sospeso i visti: turistici, Working Holiday, lavoro, studio. Permetteva l’entrata nel paese solo a coloro che hanno la cittadinanza australiana o un visto permanente e ai loro familiari stretti.
Ma visto che si ricomincia a viaggiare, puoi cominciare già ad informarti ed a programmare la tua prossima avventura in terra australiana! Ti sveleremo come trovare un lavoro in una farm in Australia e quindi ottenere il rinnovo del tuo visto!
In cosa consiste il visto Working Holiday?
Il Working Holiday Visa ti permette di visitare il paese, di studiare o lavorare per 12 mesi.
Con questo visto potrai lavorare a tempo pieno durante tutto l’arco della tua esperienza da backpacker. Però devi sapere che non è possibile lavorare per più di 6 mesi per lo stesso datore di lavoro.
Per ottenere il rinnovo del Working Holiday Visa si deve aver lavorato durante il primo anno per almeno 88 giorni facendo uno specified work.
Si tratta cioè di un impiego svolto nelle zone rurali dell’Australia e in 5 settori professionali specifici: la farm (ovvero lavori legati all’agricoltura e all’allevamento), la pesca o la coltivazione di perle, i lavori nelle piantagioni di legname, i lavori in miniera, i lavori nel capo edilizio.
Dal 1° luglio 2019, si può richiedere il rinnovo per un terzo anno se si ha lavorato almeno sei mesi in una farm durante il secondo visto.
In cosa consiste il lavoro in una farm?
La maggiorparte dei backpackers che vuole estendere il loro visto opta per il lavoro nelle farm perché è più semplice da trovare e non richiede competenze specifiche.
Aver lavorato per 88 giorni in una fattoria è un requisito fondamentale per rinnovare il proprio Working Holiday Visa. Durante il primo anno bisogna aver lavorato circa 3 mesi in questo settore ed aver ottenuto una certificazione del lavoro svolto firmata dal datore di lavoro.
Il lavoro in farm si svolge solitamente presso comunità di lavoro o aziende agricole che spesso offrono (anche se non sempre) vitto e alloggio. Le occupazioni più comuni riguardano specifici settori come l’agricoltura, la pesca, la produzione di carne e pollame, ecc.
Il lavoro nelle farm può consistere nel lavorare nei cosiddetti packing shed (i capannoni dove si confezionano frutta e verdura) o nei campi di colture per raccogliere le piantagioni.
In base al contratto che si ha, alcune farm scelgono di pagare a ore i loro dipendenti ed altre in base alla quantità di frutta e verdura raccolte (ad es. per kilo di frutta raccolta).
La retribuzione è solitamente corrisposta su base settimanale o bisettimanale.
Non è possibile lavorare durante i weekend, nè quando piove o quando il clima non è adatto.

Come trovare lavoro in una farm in Australia?
Cercare lavoro all’estero non è mai facile, e trovare lavoro in Australia non è da meno. Ma ci sono vari modi per trovare lavoro in una farm che vogliamo consigliarti!
Uno di questi è tramite gli annunci on-line che in Australia sono molto consultati.
Il sito web Gumtree, per esempio, è molto usato tra i backpackers in Australia. È un sito di annunci in cui si possono trovare oggetti di seconda mano, libri, macchine usate, abbigliamento, ma ed è anche usato per trovare lavoro.
Una volta trovato l’annuncio che più ti interessa potrai contattare il datore di lavoro tramite telefono o mail.
Potrai così inviare il tuo curriculum (resume) o consegnarlo di persona, per mettere ancora di più in valore le tue capacità e i tuoi punti forza.
Un altro metodo molto usato dai backpackers per cercare lavoro è il passaparola.
Durante quest’esperienza, avrai infatti l’occasione di incontrare tante persone o di scambiare informazioni con i tuoi compagni di ostello, con amici di amici, con le persone che lavorano in reception. La fortuna a volte può essere davvero dietro l’angolo!
A questo proposito, una delle risorse più preziose per i backpacker è Facebook. Esistono tanti gruppi su questo Social Media, anche specifici per città/località, in cui i viaggiatori si scabiano informazioni e consigli. Basta pubblicare un post e in poche ore avrai decine di viaggiatori come te pronti ad aiutarti ed a raccontarti la loro esperienza!
Per esempio, se hai ricevuto una proposta di lavoro in una farm, potrai chiedere informazioni e pareri nei gruppi.
Questo ti aiuterà a capire meglio il funzionamento del lavoro e potrai essere rassicurato da chi ha già vissuto la tua stessa esperienza!
Infine, un altro consiglio da tenere a mente mentre si cerca lavoro è quello di fare work for accomodation, ovvero lavorare in ostello in cambio dell’affitto.
E’ una pratica molto comune in Australia perché trovare un ostello che propone questo tipo di possibilità è abbastanza semplice. Ti sarà richiesto intorno alle 15 ore settimanali di lavoro. Dovrai fare le pulizie, lavorare in reception, fare la guardia notturna, in cambio di un alloggio temporaneo.
Questo ti permetterà di avere più tempo per cercare lavoro in una farm, farti nuovi amici con cui condividere informazioni, e soprattutto risparmiare!
Quando cercare lavoro in una farm in Australia?
L’Australia è un paese immenso che comprende zone con fusi orari, climi e vegetazione diversi.
Per questo motivo ogni mese dell’anno è buono per trovare un lavoro rurale e stagionale. Da qualche parte dell’Australia sarà, infatti, sempre periodo di raccolta!
Prima di lanciarsi nella ricerca del lavoro, bisogna quindi identificare la zona dove il clima permette di lavorare in una farm in quel determinato periodo dell’anno che corrisponde al tuo arrivo.
La maggior parte dei backpackers sceglie le zone in cui fa caldo, perché in estate c’è più turismo e quindi più ricerca di personale da parte di bar, ristoranti, ostelli ecc.
Lo stesso discorso vale per le farm : nel periodo estivo il raccolto è più florido ed è quindi più facile trovare lavoro.
Per avere una visione più chiara delle zone che offrono più possibilità lavorative nelle farm, il nostro consiglio è di scaricare la National Harvest Guid. Si tratta di una guida che viene redatta e aggiornata ogni anno e dove vengono elencate una serie di farm in cui si può lavorare.
Grazie ad una recensione divisa per stati, questo documento ti permette di individuare le zone in cui si può lavorare e le colture che troverai in base ai mesi dell’anno.
La guida dispensa anche consigli e linee guida sul lavoro in farm. Come per esempio, cosa fare se si ha problemi con i datori di lavoro e potrai anche trovare il cosiddetto “modulo 1263”, cioè il documento da far compilare al tuo datore di lavoro per richiedere il rinnovo del visto Working Holiday.

Chi di voi ha già trovato lavoro in una farm in Australia? Avete anche voi dei consigli o informazioni utili per aiutare i futuri backpacker?